Non ci sono prodotti nel carrello.

Specie

Gatto

Categorie

Gatti, Curiosità

A Cura di

Dr. Luca Giansanti

vector-image

Rubrica

EncicloPet

Con il termine sterilizzazione si intende la procedura chirurgica o chimica volta a impedire la riproduzione di un individuo, sia temporaneamente che definitivamente. La sterilizzazione chirurgica prevede tassativamente l’asportazione delle ovaie, definita ovariectomia. Nel caso venga rimosso anche l’utero si parla di ovario-isterctomia. Un tempo si utilizzava anche rimuovere solamente l’utero (effettuando quindi un’isterectomia) ma questa pratica non ha senso perché non prevede la rimozione dell’organo responsabile di tutte le problematiche per cui è necessaria una prevenzione (le ovaie).

L’ovarioisterectomia ha diversi vantaggi: evita gravidanze non desiderate; annulla il rischio di cancro alle ovaie e all’utero; riduce il rischio di tumore del seno e di piometra; evita alcuni disagi connessi ai comportamenti inusuali delle gatte in calore. Il momento migliore per eseguire la sterilizzazione nelle gatte è poco prima del raggiungimento della maturità sessuale. Quest’ultima avviene a circa 6-7 mesi; pertanto, l’operazione dovrebbe datarsi tra il 4° e il 6° mese di vita.

Perché fare la sterilizzazione?

La sterilizzazione è raccomandata per vari motivi; ecco i principali:

  • Impedisce gravidanze indesiderate, migliorando il controllo del randagismo. 

  • Riduce l’incidenza di patologie stress dipendenti (cistiti, gastroenteriti etc…), spesso legate ai periodi di calore. 

  • Elimina il rischio di tumore alle ovaie e all’utero, se rimosso (se lasciato ne riduce comunque l’incidenza oltre il 90%). 

  • Elimina il rischio di piometra, infezione dell’utero potenzialmente fatale.

  • Riduce il rischio di tumore alla mammella.

     

Accortezze per l'intervento?

L’intervento richiede l’anestesia generale, a tal proposito è importante che il soggetto si presenti a digiuno di almeno 8-12h e che sia in ottime condizioni di salute (lo specifico per i volontari che hanno scarsa capacità di prendere i gatti nelle colonie e spesso si presentano alla sterilizzazione senza visita preoperatoria con gatti debilitati che hanno appena mangiato).
Dal punto di vista pratico, la sterilizzazione in laparotomia (diversa dalla laparoscopia) prevede un’incisione relativamente piccola (circa 2cm), praticata sulla linea mediana dell’addome, appena sotto l’ombelico. Nel postoperatorio è necessario che questa zona non venga autotraumatizzata, il soggetto dovrà evitare dunque di effettuare salti eccessivi o di leccarsi, motivo per cui andrebbe contenuto e protetto con collare elisabettiano o ancora meglio con la meno invadente tutina post-operatoria. In commercio ne esistono molte, ma anche i body per neonati possono andar bene se adattati all’anatomia del gatto (collo stretto e coda). Importante preferire il cotone a pile e tessuti sintetici per evitare allergie nella zona della tricotomia (taglio del pelo).

Perché la gatta deve essere a digiuno?

In primis la digestione concentra la vascolarizzazione sull’apparato gastroenterico, secondo poi, il digiuno impedisce, in caso di vomito, l’aspirazione del  cibo espulso mentre il soggetto è sotto anestesia (l’anestesia generale infatti spegne il riflesso di deglutizione). Se ciò accadesse potrebbe verificarsi un fenomeno noto come polmonite ab ingestis.

Cosa devo fare una volta sterilizzata?

Generalmente la gattina viene dimessa il giorno stesso dell’intervento (qualche ora dopo il risveglio) con il collare elisabettiano o il body inserito, protette da antibiotico ed antinfiammatorio somministrati dal veterinario in sede intraoperatoria. Dopo qualche ora dalle dimissioni potrà ricominciare a bere e nutrirsi e previa indicazione del vet, il giorno successivo, ad assumere i farmaci previsti (antibiotici, antinfiammatori, antidolorifici, antiedemigeni etc).
Le gatte reduci dall’intervento di sterilizzazione dovranno stare a riposo per qualche giorno, per conservare al meglio la ferita chirurgica in attesa della sua guarigione, evitando di leccarsela (ecco perché body o collare) ed evitando trazioni importanti (grandi salti, lotte, traumi etc).

Generalmente i veterinari consigliano due visite di controllo, la prima a 2-3 giorni dall’intervento per valutare la ferita e la formazione di eventuale sieroma; la seconda a 15giorni per la rimozione delle graffette o dei punti di sutura (se presenti), alcuni veterinari fanno la sutura intradermica (interna) che non necessita della rimozione di punti.

La mia gattina ingrasserà?

La sterilizzazione riduce il metabolismo e favorisce uno stile di vita più sedentario. Questi due fattori sono i principali responsabili di aumento del peso corporeo, che può essere tenuto sotto controllo mediante apposita alimentazione per gatti sterilizzati e facendo particolare attenzione a stimolare adeguatamente l’attività fisica.

FAQ: Domande e Risposte

  • Quando bisogna sterilizzare per prevenire il tumore mammario? Il tumore alla mammella è una delle neoplasie più diagnosticate nelle gatte intere (cioè non sterilizzate). Una gatta sterilizzata prepubere presenta meno dell’1% di probabilità si sviluppare il tumore mammario; probabilità che aumenta ad ogni ciclo di calore compiuto; dopo i 2 anni e mezzo, l’intervento di sterilizzazione offre una prevenzione minima nei confronti di questa neoplasia. Tuttavia la sterilizzazione prepubere presenta dei rischi come aumento dei casi di incontinenza e problematiche muscoloscheletriche e aumento di altre neoplasie in futuro. Alla luce di tale spiegazione, il periodo preposto per la sterilizzazione è subito dopo la comparsa del primo calore (circa 6 mesi).

  • La mia gatta ha fatto il primo calore, quando devo prendere appuntamento per la sterilizzazione? La gatta, a differenza del cane, è un animale poliestrale stagionale, ovvero va in calore nei momenti di luce crescente (da febbraio a settembre) intervallando periodi di calore e di quiescenza di circa 7-15gg. Motivo per cui se ha iniziato a manifestare i sintomi del calore l’ideale sarebbe prendere appuntamento per la settimana successiva (dopo circa 7-10gg), per sfruttare il periodo (con più probabilità) di quiescenza.
  • Ma cosa può succedere se prendo appuntamento ed è in calore? Generalmente si consiglia di non sterilizzare durante il calore a causa di un aumento del rischio di emorragia (a causa dell’aumentato afflusso ematico durante il calore). Tuttavia, per esperienza, mi trovo a confessarvi che più volte ho sterilizzato gatte in calore e che non è mai successo nulla, insomma a mali estremi, estremi rimedi… se si esegue con parsimonia e competenza la chirurgia il calore non rappresenta un pericolo, tuttavia se possibile è consigliabile effettuare l’intervento in una gatta NON in calore.

  • Quali sono i sintomi del calore nella gatta? È facile notare i sintomi della gatta in calore: aumento delle vocalizzazioni fino a rendere impossibile la sana convivenza con l’uomo (specialmente quella notturna), aumento della ricerca di contatto fisico e movimento anomalo delle zampe posteriori: la gatta si accuccia, inizia a muovere le zampe posteriori accucciandosi ed alzando il bacino e la coda (riflesso di monta, che attira il maschio), tende a rotolarsi più spesso e ad aumentare la tolettatura ed il leccamento dei genitali, specialmente nel caso in cui ci siano perdite (spot) ematiche dalla vulva. Alcune iniziano a richiedere di uscire e a guardare l’esterno, altre diventano inappetenti ed alcune spruzzano urina fuori dalla lettiera. Insomma, anche se non è detto che tutti questi cambi comportamentali siano contestualmente presenti è molto facile riconoscere le manifestazioni della gatta in calore. Spesso molti se ne accorgono anche perché il vicinato si riempie di gatti maschi interi che sentono i feromoni femminili anche a distanza di kilometri.
  • Devo far fare una cucciolata alla gatta prima di sterilizzarla? No, non c’è alcuna ragione scientifica, medica e/o comportamentale a favore di una gravidanza prima della sterilizzazione.

  • Posso vaccinare e sterilizzare la gatta lo stesso giorno? Assolutamente no! La sterilizzazione costituisce comunque uno stress immunitario, così come il vaccino, ecco perché non è conveniente stressare il soggetto rischiando che il vaccino non faccia effetto o addirittura effetti indesiderati anche gravi come shock, infezioni etc. Il vaccino deve essere effettuato lontano da altre pratiche rappresentanti uno stress immunitario e in condizioni di salute ottimali, così da mettere il sistema immunitario nelle condizioni di reagire nel migliore dei modi e produrre.

  •  Adulti e anziani possono essere sterilizzati? HO PAURA DELL’ANESTESIA! Certo, il fatto che un cane sia anziano non significa che non possa affrontare una chirurgia di routine come la sterilizzazione: sarà cura del veterinario accertarsi che la gatta abbia una condizione di salute idonea ad affrontare un intervento in anestesia generale (per ridurre il rischio di complicanze da anestesia generale, è fondamentale la buona salute di cuore, fegato e reni). A tal proposito è consigliabile sempre prima di un intervento effettuare esami del sangue e delle urine, ecocargiografia e radiografia del torace. Immunoglobuline che proteggeranno l’organismo in futuro.