Specie
Cane, Gatto
Categorie
Cani, Gatti, Curiosità
A Cura di
Dr. Luca Giansanti
Rubrica
EncicloPet
L’agguato è un’azione legata allo stimolo di predazione tipico di tutti i felini! Il gatto è un predatore e tale stimolo è innato! Talvolta può essere incentivato dall’imitazione e serve a soddisfare i propri bisogni ed il proprio intrattenimento! Per loro inoltre è fondamentale giocare, e durante la crescita utilizzare zampe e bocca significa conoscere! Dunque durante la crescita si tratta per lo più di un gioco, nel gatto adulto l’assenza di stimoli può causare noia e quindi condurre a dei comportamenti inadeguati, come ad esempio gli agguati a sorpresa ai nostri piedi o morsi alle mani.
Dico inadeguati per il semplice motivo che oltre a farci del male, da un punto di vista comportamentale bisognerebbe disincentivare tale comportamento! Infatti anche in natura la predazione dovrebbe essere rivolta non verso un membro della famiglia ma nei confronti della preda, motivo per cui se la mamma viene predata spesso si ribella e impartisce la lezione!
Dunque se il movimento delle vostre gambe costituisce uno stimolo alla predazione dovreste chiedervi se il gatto ha tutto ciò di cui ha bisogno. Per evitare questo comportamento non chiudete porte e non mettetegli paura, è controproducente!
Aumentate la quantità di gioco passivo/indiretto (utilizzate sonaglini e giochini per soddisfare lo stimolo della predazione più volte durante il giorno)
Non giocate direttamente/attivamente (non utilizzate cioè le mani ed il vostro corpo per condividere il gioco (prendendo graffi e morsi), ma limitate il contatto a coccole e riposo!
Fornite giochi per attivazione mentale che intrattengano il micio e forniscano la preda (premietto alimentare generalmente)
Evitate giochi frustranti (se lo stimo di predazione viene attivato deve essere soddisfatto altrimenti il gatto cambierà obiettivo o smetterà di cacciare).
Offrite zone sicure (vie di fuga e nascondigli) puntando molto sull’arricchimento verticale!
Se avete due gatti in casa sarà colui che subisce l’agguato a dettare i limiti e a far capire il momento in cui l’azione non è gradita, voi evitate di intromettervi (è quasi sempre controproducente interrompere una reazione in ambito relazionale interspecifico).