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Specie

Cane

Categorie

Cane, Curiosità

A Cura di

Dr. Luca Giansanti

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Rubrica

EncicloPet

La vaccinazione nel cane è un atto fondamentale di prevenzione contro malattie infettive virali, che ha contribuito a ridurne l’incidenza negli ultimi anni! Purtroppo, il fenomeno del randagismo e l’altra diffusione di questi virus rende difficile l’eradicazione. La vaccinazione resta importante soprattutto nei canili e negli allevamenti, dove le infezioni rappresentano una vera e propria sciagura.

I virus per cui si vaccina sono stabili, che hanno scarsa capacità di mutare e purtroppo anche gravi dal punto di vista della sintomatologia e della prognosi in caso di infezione, in particolare se parliamo di parvovirus e cimurro.

Vaccini disponibili e obbligatori per il cane

Esistono varie tipologie di vaccini per il cane:

  • CORE: Fortemente consigliati (Cimurro, Epatite e Parvovirosi)

  • NON CORE: Opzionali o consigliati in relazione alla situazione epidemiologica e allo stile di vita del cane (Parainfluenza, Leptospirosi, Leishmaniosi, Rabbia, Tosse dei Canili, Herpesvirus).


Non esistono vaccini obbligatori, se non quello della rabbia per soggetti che devono oltrepassare la frontiera, necessari per viaggiare all’estero.

Vaccino di base: trivalente e quadrivalente

Il “vaccino di base” è un trivalente o quadrivalente e protegge da malattie che colpiscono l’apparato respiratorio e gastroenterico del cane: 

  • PARVOVIRUS: Responsabile della gastroenterite emorragica.

  • ADENOVIRUS: Responsabile dell’epatite infettiva.

  • DISTEMPER VIRUS: Responsabile del Cimurro.

  • PARAINFLUENZA: Non sempre incluso nei vaccini di base, scelta del veterinario curante utilizzare il trivalente o il quadrivalente.

Il vaccino viene somministrato a partire dai due mesi di vita compiuti e per conferire un’immunità di tipo annuale deve essere “richiamato” in un intervallo di tempo compreso tra i 15 e i 30 giorni, con periodo ideale al 21°giorno, secondo le linee guida fino alla 16esima settimana di vita.
Negli ultimi anni è stata comprovata la protezione contro questi  virus (eccetto la parainfluenza) per tre anni nei cani che hanno svolto regolarmente il protocollo vaccinale nel primo anno di vita.

Protocollo vaccinale del cucciolo

  • 8ª settimana di vita

  • Primo richiamo dopo 21 giorni 

  • Secondo richiamo dopo ulteriori 21 giorni

  • Richiamo annuale

  • Richiamo triennale

Protocollo vaccinale per il cane adulto

  • Vaccino e richiamo dopo 21 giorni

  • Richiamo annuale

  • Richiamo triennale

Nel caso di un cane adulto adottato di cui non si conosce lo stato vaccinale, è consigliato effettuare la titolazione anticorpale, disponibile nella maggior parte delle strutture veterinarie sotto forma di test rapido.

Vaccino per la Leptospirosi

Il vaccino per la leptospirosi è un vaccino associato al trivalente/quadrivalente nel “protocollo di base”, può contenere due o quattro sierovarianti (ne esistono più di 230 e in italia ne sono state isolate 12). Per garantire una copertura annuale, deve essere richiamato entro 21 giorni (o comunque nel solito intervallo compreso tra 15 e 30gg). Non esiste un protocollo triennale per questo vaccino, anche se le linee guida europee del 2016 hanno stabilito che non vi è ragione scientifica per somministrarlo ogni sei mesi.

Vaccino per la Leishmaniosi

Attualmente sono disponibili due vaccini per la leishmaniosi: 

  • Canileish contiene Leishmania inattivata (serie di proteine del parassita che l’organismo riconosce dopo l’inoculazione e contro le quali produce anticorpi per contrastarle ed eventualmente riconoscerle durante una infezione futura) e un adiuvante che accresce la risposta immunitaria nei suoi confronti. Questo vaccino è leggermente più dispendioso perchè prevede 3 inoculazioni a distanza di 3 settimane l’una dall’altra! La copertura stimata 

  • Letifend anche questo considerato un vaccino inattivato. Consta di una sola inoculazione annuale (senza richiamo a breve termine).

Entrambi non possono essere somministrati prima dei sei mesi d’età e/o in soggetti infetti, ecco perchè viene sempre eseguito un test (almeno il test rapido) prima dell’inoculazione. 

È importante specificare che il vaccino NON sostituisce l’antiparassitario o le altre strategie preventive, bensì rappresenta un metodo aggiuntivo per migliorare la protezione nei confronti della leishmaniosi!   

Il costo di questi vaccini è nettamente superiore a quello dei più comuni vaccini CORE ed essendo associato al costo del test supera generalmente i cento euro, ma i prezzi sono variabili da veterinario a veterinario.

Vaccino per la tosse dei canili

Il vaccino per la tosse dei canili protegge da due agenti patogeni: Bordetella Bronchiseptica e il virus della Parainfluenza. È richiesto da pensioni o dogsitter per tutelare gli altri animali, dato che tale patologia è tipica di quegli ambienti in cui il sovraffollamento rappresenta la causa predisponente per il contagio. Si tratta di un vaccino somministrato per via intranasale che può essere somministrato dalle 3 settimane di età e andrebbe fatto almeno 3 settimane prima del periodo di rischio.

Vaccino contro la rabbia

Anche se la rabbia è una patologia ormai eradicata in Italia, ma non in tutti i paesi della comunità europea, ecco perché le norme europee vogliono che per i viaggi all’estero sia obbligatorio un passaporto con la vaccinazione antirabbica, eseguita almeno un mese prima della partenza (il soggetto deve aver sviluppato gli anticorpi e quindi essere effettivamente protetto nei confronti del virus). La vaccinazione antirabbica costa di una sola inoculazione che conferisce immunità triennale.

Vaccino per l’herpes virus

Il vaccino contro l’herpesvirus viene generalmente consigliato agli allevatori per prevenire aborti causati dal virus. Contiene piccole quantità di antigeni dell’herpesvirus del cane. Quando viene somministrata l’iniezione, l’esposizione a queste piccole quantità aiuta il sistema immunitario dell’animale a produrre gli anticorpi contro l’herpesvirus del cane e a neutralizzarlo. Una volta vaccinata, la cagna trasmetterà gli anticorpi ai cuccioli attraverso il colostro. Qualsiasi successiva esposizione dei cuccioli all’herpesvirus del cane non provocherà un’infezione oppure provocherà un’infezione molto meno grave. Viene somministrato in due iniezioni da 1ml: La prima quando la cagna è in calore oppure 7-10 giorni dopo la data dell’accoppiamento; la seconda 1-2 settimane prima della data prevista del parto. La cagna deve essere vaccinata di nuovo nello stesso modo durante ogni gravidanza.

Effetti collaterali dei vaccini

Le reazioni ai vaccini variano da cane a cane. La maggior parte dei cani manifesta prurito o dolore nei primi secondi dopo l’inoculazione, e a distanza di 8-12h fino a 24h letargia, febbre ed inappetenza. In pochi manifestano sporadicamente episodi di vomito o diarrea; reazioni anafilattiche (gonfiore del muso e degli arti e shock) sono estremamente rare e legate ai 5-15minuti dopo l’inoculazione, ecco perché dopo il vaccino sarebbe bene aspettare 10-15 minuti prima di “congedare il paziente”: in questi casi basta un’iniezione di cortisone ad azione rapida per salvargli la vita.

FAQ: Domande e Risposte

  • Il mio cane mi ha morso, devo preoccuparmi se non è vaccinato per la rabbia? Essendo eradicata le possibilità di contrarre la Rabbia sono minime, tuttavia non avendo la certezza che il cane sia immune o comunque non infetto bisognerebbe notificare l’evento ed eseguire il protocollo consigliato dalla asl di appartenenza e dal ministero della salute che allego. Anche se morsi da qualsiasi mammifero selvatico il rischio è basso ma sicuramente più elevato rispetto a quello di contrarre la malattia da un cane di casa. In ogni caso per l’uomo esiste una vaccinazione che può essere eseguita anche nelle ore successive ad un morso, ma questa è competenza del medico curante e non del veterinario.

  • Posso fare il vaccino senza portare il cane dal veterinario? Assolutamente no! La vaccinazione, NON è una semplice “puntura”, è un atto medico che deve sempre essere preceduta da una visita: il medico veterinario deve accertare lo stato di salute dell’animale.

  • Posso vaccinare il cane se deve essere operato? Assolutamente NO! Qualsiasi tipo di intervento chirurgico rappresenta uno stress immunitario che non può essere associato ad un vaccino! Anche se si tratta di un richiamo annuale questa pratica va separata almeno due settimane, a mio avviso anche un mese, di tempo da qualsiasi intervento o patologia che comprendano uno stress immunitario! Il rischio è che il vaccino non stimoli l’immunità desiderata o che l’intervento abbia complicanze legate al fatto che il sistema immunitario sia impegnato nella reazione vaccinale!
  • Posso vaccinare un cane malato? Mi capita spesso di ricevere richieste di vaccinazione in animali che presentano tosse, starnuti, vomito e/o diarrea! la mia risposta è sempre tassativamente NO! Lo stato di salute per effettuare un vaccino deve essere ottimale, il sistema immunitario deve essere pronto a reagire al vaccino, non può essere impegnato a combattere qualsiasi altro tipo di infezione o infiammazione! il rischio è quello che il vaccino non sortisca l’effetto desiderato oppure che il sistema immunitario per reagire al vaccino smetta di combattere efficientemente la patologia in corso con il rischio che essa si aggravi! La somministrazione di vitaminici può coadiuvare l’attività del sistema immunitario in situazioni di immunodepressione ecco perché a ridosso di vaccinazioni o interventi consiglio implementazione vitaminica una settimana prima e una settimana dopo l’evento.

  • Se compare un bozzo dopo il vaccino, è normale? È una reazione poco frequente del sistema immunitario che tende ad “incapsulare” il vaccino iniettato nel sottocute e a creare un cosiddetto granuloma da inoculo. Questo è di solito indolore e non andrebbe toccato più di tanto onde evitare di infiammarlo. La somministrazione di pomate (cortisoniche e non) non velocizza il processo di riassorbimento, che avviene autonomamente, generalmente nell’arco di due settimane (ma nella mia esperienza ci sono stati casi in cui è durato fino a due mesi). In ogni caso se al vostro cane compare questo bozzetto dopo una vaccinazione (o una qualsiasi terapia sottocutanea) fatelo rivalutare al veterinario per esser certi che si tratti di questo granuloma e non incolpatelo perché non dipende da lui, piuttosto evitate di sollecitare troppo la zona e abbiate pazienza.

  • Cosa posso fare se ho dimenticato di fare il richiamo? Se vi siete scordati di effettuare il richiamo non allarmatevi, nei primi 3 vaccini gli intervalli di tempo consigliati sono 15-30 giorni (è importante non andare oltre il mese, appunto, per non perdere la copertura a breve termine acquisita dai primi vaccini) e molti veterinari preferiscono ripetere (e quindi aggiungere) un vaccino piuttosto che farne uno in meno. Se ritardiamo di qualche settimana il richiamo annuale o addirittura quello triennale di solito non ci sono grandi conseguenze! Per quanto bisognerebbe cercare di essere precisi il più possibile, l’immunità non è sempre una questione matematica quindi la titolazione anticorpale rimane sempre lo strumento migliore per togliersi il dubbio della necessità della vaccinazione! 

  • Il cane anziano va vaccinato? La risposta a questa domanda va ricercata nella titolazione anticorpale, anche se per mia esperienza dopo gli 8-10 anni i cani già abbondantemente vaccinati presentano elevati e duraturi livelli di immunoglobuline e scarsa capacità di infettarsi con manifestazioni cliniche importanti. C’è da dire che bisognerebbe sempre mettere sul piatto della bilancia il beneficio ed il rischio (ovvero lo stress immunitario, ritenuto da molti vetri responsabile della comparsa di patologie immunitarie e/o neoplastiche come linfomi e leucemie).

  • Posso vaccinare il mio cane prima che abbia compiuto 6 settimane? Lo sconsiglio vivamente: prima delle 6 settimane di vita il sistema immunitario del cane potrebbe non essere poi così pronto a ricevere il vaccino e potrebbe avere effetti collaterali gravi.
    I cuccioli inoltre con la suzione del colostro ricevono un’immunità dalla madre (detta immunità passiva) che li protegge dai virus nelle prime (6-8 circa) settimane di vita. Effettuare il vaccino prima della scomparsa delle immunoglobuline materne significherebbe impegnarvi nel combattere il virus inattivato (il quale invece dovrebbe stimolare la formazione di nuove immunoglobuline ex-novo per garantire protezione in caso di successivo contatto con il virus in natura) e quindi annientare la protezione esistente. Ciò come possiamo facilmente intuire è controproducente. Quindi abbiate pazienza e attendete il momento giusto per vaccinare.
  • Esiste un vaccino per la Filariosi? Assolutamente NO! Quello che viene impropriamente definito vaccino nei confronti della FILARIOSI è in realtà un antiparassitario! Molti colleghi per semplificare il concetto di prevenzione nei confronti del patogeno utilizzano il termine vaccino, ma in realtà dovremmo parlare proprio di antiparassitario. Il fatto che sia a lento rilascio e venga inoculato nel sottocute non fa di questo prodotto un vaccino propriamente detto. Si, l’iniezione sottocutanea dura molto di più della somministrazione per via orale ma si tratta degli stessi principi attivi contenuti nelle compresse che dopo l’ingestione offrono protezione nei confronti degli stadi larvali del parassita per circa un mese! la moxidectina e l’ivermectina infatti sono gli antiparassitari più comunemente utilizzati nella prevenzione della filariosi ma dire che la loro assunzione (per via sottocutanea o orale) sia una “vaccinazione” è fuorviante da un punto di vista infettivistico.

    Tuttavia, esorto tutti nell’informarsi relativamente alla propria situazione epidemiologica locale (presso il proprio veterinario di fiducia) e continuare ad utilizzare gli antiparassitari (soprattutto laddove fortemente consigliato), poiché rappresentano l’attuale metodo di prevenzione più potente nei confronti delle malattie trasmesse da vettori (pulci, zecche, zanzare, flebotomi etc).

Ecco le linee guida europee per la vaccinazione del cane e del gatto.